Le paure di Gheddafi dopo Lokerbie

di Ruggiero Capone

Del 2 settembre 2003 da L' Opinione

Iniziano ad essere davvero tanti gli indennizzi richiesti alla Libia per terrorismo, a causa di ben tre decenni d'attentati organizzati in tutto l'Occidente dai servizi segreti di Gheddafi. Così quest'ultimo, per festeggiare i suoi ben 34 anni di longeva dittatura, ha fatto un lungo discorso, in cui ha scaricato sugli Usa la colpa della strage di Ustica del 1980, in cui precipitò il Dc9 della compagnia italiana Itavia. Essì, sono davvero tanti i soldi che deve scucire la dittatura tripolina: per l'attentato alla discoteca La Belle di Berlino (dicembre '85), per quello nei cieli di Lockerbie (dicembre '88), e tanta altra bella robetta. La Libia ha già pagato gli indennizzi per le 270 vittime di Lockerbie e per le 170 dell'esplosione del Dc10 Uta nei cieli del Niger (settembre '89). E per frenare l'emorragia dei tanti barili di greggio che volano via in indennizzi, il colonnello Gheddafi ha dichiarato di non aver fatto lui l'attentato di Ustica: una scusa non richiesta che sa tanto di autoaccusa (excusatio non petita accusatio manifesta, dicevano gli antichi). Ma i fatti confutano le teorie libiche: nonostante Muammar continui a contorcersi in astruse giustificazioni la pista libica è sempre emersa in tutti gli attentati. Lo stesso colonnello punì alcuni suoi vertici dei servizi militari, dopo i fatti di Ustica e poi anche per Lockerbie: avevano commesso errori o che altro? Di fatto la condanna inflitta allo stato libico per Lockerbie acclara le piste libiche, e Gheddafi corre ai ripari.

 

 

 

 

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