Le reazioni in Italia
Del 2 settembre 2003 da Il Mattino
Roma. Il discorso di Gheddafi sarà probabilmente oggetto di valutazione da parte della Procura di Roma, anche se finora il pool di magistrati che si occupa del caso Ustica. La Procura intende aspettare per capire quale sia il reale contenuto del discorso di Gheddafi e in seguito, se le norme internazionali lo prevedono, eventualmente acquisire il testo del discorso nella parte in cui Gheddafi sostiene che il Dc9 Itavia che cadde a Ustica fu abbattuto da aerei Usa perchè gli americani pensavano che a bordo ci fosse lui. Per quanto riguarda eventuali atti giudiziari della Procura bisogna tenere conto che l'attuale processo in corso sul caso Ustica riguarda l'imputazione di alto tradimento (gli imputati sono quattro generali in pensione dell'Aeronautica) e che quindi non ha attinenza con il reato di strage. La senatrice ds, Daria Bonfietti, presidente dei familiari delle vittime della sciagura di Ustica ha osservato che "ancora una volta il colonnello Gheddafi ribadisce la sua versione dei fatti, riconfermando quello che ha sempre sostenuto e tutto ciò mostra come coloro che in questo ultimo periodo hanno vagheggiato di bombe a bordo il 27 giugno 1980 sul Dc9 cadano ancora di più nel ridicolo". Per la Bonfietti è importante che il nostro governo richieda formalmente e con una volontà politica ben precisa "gli elementi in possesso del colonnello e le prove delle sue dichiarazioni proprio perchè Gheddafi non ha mai risposto ufficialmente alle rogatorie che il giudice Priore aveva fatto nel corso delle indagini su questa vicenda". Inoltre "il governo italiano, se sente di volere ancora di difendere un minimo di dignità nazionale, deve chiedere conto di quello che il colonnello Gheddafi ha sempre affermato rispetto alla vicenda di Ustica". Di fronte a tali osservazioni il ministro Carlo Giovanardi ha sostenuto che, stando a tutte le perizie, "l'abbattimento del Dc9 è stato causato dall'esplosione di una bomba collocata all'interno del velivolo". Il ministro definisce "sconcertante che la senatrice Bonfietti continui a puntare il dito su ipotesi fantasiose più volte smentite dagli Stati Uniti e dalla Francia anche con lettere personali dei presidenti Clinton e Chirac all'allora presidente del Consiglio Amato, mentre attribuisce credibilità alle ipotesi avanzate dal leader libico Gheddafi".