La mia bimba italiana è il gol più bello

di Gennaro De Stefano

Del 3 settembre 2003 da Oggi

E così, nonno Muhammar ha messo un altro piedino in Italia: dopo la Fiat, la Juventus e la Triestina, la famiglia del colonnello Gheddafi, dal 12 agosto scorso, s'è arricchita di un altro diadema "italiano": una deliziosa creatura, Safiya, nata nel Policlinico di Perugia e nipote del colonnello, perché figlia dell'ingegner Saadi Gheddafi, calciatore del Perugia. Insomma, da oggi i legami tra Libia e Italia non sono più soltanto economici, ma anche affettivo-parentali, perché il colonnello ha una nipotina "italiana". Una notizia che ha riempito di gioia Saadi, 31 anni, e la giovane moglie Amira, 23, che aveva già regalato al calciatore perugino il primogenito Mohammed, di appena un anno. "Sono l'uomo più felice della terra", avrebbe detto Saadi agli amici la sera del 21 agosto festeggiando sul Lago Trasimeno, con 80 ospiti quasi tutti libici, la nascita della secondogenita. Felicità comprensibile, visto quello che aveva dichiarato al nostro settimanale un mese fa, quando raccontò la sua avventura nel mondo del pallone: "Mi manca la mia famiglia, mia moglie e mio figlio Mohammed". Oggi Saadi ha perso quella venatura di tristezza che gli increspava le labbra e si divide tra Mohamed e la neonata. Amira è assistita dalla madre che era arrivata una settimana fa da Tripoli. Nessuno sapeva niente dell'intenzione di Saadi, di far nascere sua figlia a Perugia, nella città che sempre detto di amare, ma i preparativi per il parto erano in atto già da giorni. Verso l'ora di pranzo del 12 agosto, quando dall'albergo dove alloggiano i coniugi Gheddafi è partita la telefonata che ha messo in allarme i medici del Policlinico, è scattato il piano prestabilito. Amira aveva le contrazioni, in pochi minuti è stata accompagnata nel reparto di Ostetricia assistita dalla madre e dal ginecologo personale, fatta arrivare da Tripoli.

 

 

 

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