Pisanu: intesa con la Libia
Immigrazione, mercoledì il ministro a Tripoli.
Vertice italo-francese
di Augusto Ditel
Del 29 giugno 2003 da La Repubblica
OLBIA-Berlusconi li aspettava a cena, alla Certosa. E loro, i ministri dell'Interno di ltalia e Francia, prima di sedersi a tavola hanno impegnato il pomeriggio in un albergo con vista mozzafiato sul Golfo della Marinella (a cento metri in linea d'aria dal villone del premier) per mettere a punto gli accordi bilaterali in tema di sicurezza alla vigilia della presidenza italiana del semestre europeo. Poi alle 5 della sera Beppe Pisanu e Nicolas Sarkozy hanno raccontato ai giornalisti, dopo averne discusso con i rispettivi staff, quanto vanno d'accordo. Immigrazione clandestina, lotta al terrorismo, lotta alla criminalità organizzata. Su questi tre temi si incentrerà il programma della presidenza italiana. Assistiti dai rispettivi capi della polizia, Gianni De Gennaro e Michel Gaudin, i due ministri hanno mostrato identità di vedute: "C'è larghissima convergenza -ha detto Pisanu - anche sui temi più controversi e delicati". Beppe Pisanu ha annunciato che mercoledì sarà in Libia per firmare l'accordo di collaborazione in vista di un pattugliamento congiunto contro l'immigrazione clandestina. "Abbiamo parlato di questa intesa con Sarkozy - ha spiegato il ministro dell'Interno - e ci siamo trovati ancora una volta d'accordo. L'idea è quella di estendere a tutta l'Europa gli accordi bilaterali già raggiunti per contrastare l'immigrazione e il terrorismo e la criminalità organizzata. La Libia attualmente è uno dei principali paesi-trampolino in cui si concentra una gran mole di immigrati pronti a imbarcarsi per l'Europa. E con la Libia esiste già una collaborazione che rispetta la sovranità di quel paese, sovranità che non può essere messa in discussione". C'è poi il problema dell'embargo. L'Italia sarebbe pronta ad attenuarlo ma, dice Pisanu, "finché resta dobbiamo tenerne conto anche se riconosciamo gli sforzi che la Libia sta facendo in direzione della comunità internazionale". Come esempio di collaborazione "che funziona benissimo" Pisanu ha ricordato quello con la Tunisia "che in un solo anno ci ha consentito di ridurre il cento". Nicolas Sarkozy ha detto di condividere la linea del collega italiano sul fronte dei clandestini. "Bisogna intervenire all'origine sui flussi di immigrazione sottoscrivendo accordi bilaterali con i paesi di provenienza. Perché quando i clandestini arrivano in Italia o in Francia è già troppo tardi: bisogna intervenire prima". Sul fronte del terrorismo ha spiegato che sono state affrontate "forme di collaborazione su aspetti particolari di cui più che comprensibili, non si può parlare nei dettaglio", E la collaborazione, ha sottolineato, "è stretta, ha un carattere operativo e ha anche obiettivi ben individuati".