"Clandestini, il blocco in Libia"
Accordo Pisanu-Gheddafi. Ruolo chiave per la polizia locale
Del 4 luglio 2003 da La Repubblica
ROMA - Un accordo "operativo" tra i capi della polizia italiana e libica per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, Soprattutto un accordo politico tra Italia e Libia che vuol chiudere per sempre l'isolamento, della Grande Jamahiria socialista nei confronti dell'Italia e dell'Europa. Quella tela tessuta in silenzio per due decenni da Giulio Andreotti con il colonnello Gheddafi mentre il resto dell'Europa e del mondo vedeva la Libia solo come nemico, si può dire che sia stata completata ieri dal ministro dell'Interno Beppe Pisanu con la firma dell'accordo di cooperazione Italia-Libia. L'accordo, come spiega il comunicato congiunto italo-libico, interessa due fronti. "Sono state approfondite - si legge - le tematiche relative all'immigrazione nelle zone di comune interesse e i gravi riflessi sul piano umano, economico è sociale". Ed è stato deciso che il problema va affrontato "nel quadro regionale e internazionale, sviluppando la cooperazione tra i paesi di emigrazione, di transito e di immigrazione". Italia e Libia sono entrambe "territorio di transito dei clandestini": il 75 per cento degli immigrati che arrivano in Italia si disperdono nei paesi Schengen; in Libia rischiano di essere più gli immigrati in transito che i residenti. In pratica, in cambio della cooperazione tecnica, per fermare i flussi, Gheddafi ha posto come condizione "interventi per lo sviluppo economico e per la cooperazione nei paesi originari dei flussi migratori". E anche lo sdoganamento del suo paese in ambito non italiano ma soprattutto europeo, la fine dell'embargo e un miglioramento degli scambi commerciali. Il Vicinale la definisce semplicemente "visita di lavoro". Ma il faccia a faccia Pisanu-Gheddafi durato un'ora e cinquanta minuti nei giorni in cui l'Italia assume per sei mesi la presidenza europea, dà all'incontro contenuti e spessori ben diversi. Il ministro dell'interno e il leader libico si sono prima stretti la mano sotto gli alberi nel cortile, poi il colloquio sotto la tenda. "E' stato un .incontro particolarmente lungo e cordiale - dice il portavoce del ministro - con una totale identità di vedute sulla necessità del contrasto all'immigrazione clandestina e della lotta al traffico di esseri umani". L'accordo tecnico è stato firmato dal capo della polizia Gianni De Gennaro e dal sottosegretario per gli Affari alla Sicurezza Omran Essudani. I dettagli, si spiega, sono "riservati ma immediatamente operativi". In pratica, non ci dovrebbero essere più sbarchi. Pisanu ha incontrato, oltre a Gheddafi, le massime cariche di governo: il ministro dell'Interno Al Misurati, quello degli Esteri Shalgam e il segretario generale del comitato popolare libico - l'equivalente del primo ministro - Mubarak Al Shamekh. "L'accordo Italia-Libia è un accordo Libia-Europa" sottolinea il Viminale. Se ne parlerà già oggi al primo incontro uf-nciaTe tra d governo di Bruxelles e la presidenza di turno italiana.