Accordo Libia-Germania: risarcimento per l’attentato alla discoteca «La Belle»
Del 11 agosto 2004 da La Stampa
A 18 anni dall'attentato alla discoteca «La Belle» di Berlino che provocò tre morti e oltre 200 feriti, tra Germania e Libia è stato raggiunto un accordo sul risarcimento delle vittime tedesche dell'attentato. Secondo quanto riferito dall'ambasciatore libico a Berlino Said Abdulaati - ma da parte tedesca non ci sono ancora state conferme ufficiali -, le oltre 160 vittime riceveranno indennizzi per complessivi 35 milioni di dollari (28,4 milioni di Euro). All’intesa si è arrivati dopo mesi di negoziato tra i due paesi: per la Libia la Fondazione Gheddafi e per la Germania il collegio di avvocati rappresentanti delle vittime. Un nuovo round di colloqui era cominciato lunedì a Berlino, e se l'accordo verrà confermato andrà a rimuovere uno degli ultimi seri ostacoli per la piena reintegrazione della Libia nel consesso della comunità internazionale, consentendo tra l'altro a Tripoli di accedere agli accordi di cooperazione economica e commerciale esistenti tra la Ue e i Paesi del bacino mediterraneo. La somma del risarcimento tuttavia rimane molto al di sotto delle richieste dei legali. La parte tedesca aveva chiesto infatti indennizzi di 600 mila dollari a testa per undici feriti gravi e 400 mila dollari per gli altri 152 tedeschi rimasti feriti nell'attentato. Un totale che equivale a oltre 67 milioni di dollari, quasi il doppio della somma indicata nell'accordo odierno. Nell'esplosione del 5 aprile 1986 alla discoteca «La Belle» - un locale frequentato in prevalenza da soldati americani nel quartiere Friedenau dell'allora Berlino Ovest, la parte della città nel 1986 ancora controllata dagli alleati - rimasero uccise tre persone, due militari Usa e una donna turca, mentre più di 200 rimasero ferite. Nel 2001 i responsabili dell'attentato erano stati condannati a dure pene detentive, con i giudici che indicarono nei servizi segreti libici i mandanti dell'azione. Nonostante Tripoli non abbia mai riconosciuto ufficialmente la propria responsabilità nell'attentato a «La Belle», la Fondazione Gheddafi aveva proposto un anno fa di risarcire le vittime.