Pace fatta tra Libia e Germania
Del 11 agosto 2004 da La Gazzetta del Mezzogiorno
BERLINO - Dopo l’accordo con la Libia sui risarcimenti alle vittime tedesche dell’attentato alla discoteca "La Belle" (5 aprile 1986), il cancelliere Gerhard Schroeder si recherà prossimamente in visita a Tripoli, con Berlino che intende ora impegnarsi a sostenere la Libia nel processo di modernizzazione della sua economia e di riavvicinamento all’Europa e al resto della comunità internazionale. Confermando e «salutando» l’intesa sugli indennizzi - per un ammontare complessivo di 35 milioni di dollari a favore di oltre 160 persone rimaste ferite nell’attentato - il portavoce della cancelleria Bela Anda ha detto a Berlino che Schroeder ha accettato un invito del leader libico Muammar Gheddafi a recarsi a Tripoli. «Un invito scritto del capo della Rivoluzione libica Gheddafi è stato ricevuto dal cancelliere, che l’ha accettato», ha detto Anda in un comunicato. «Con l’accordo odierno - ha aggiunto - niente più ostacola una visita in tempi rapidi del cancelliere in Libia. Le due parti avvieranno al più presto colloqui sul calendario e le modalità della visita». Il governo di Berlino, alla luce dell’accordo sugli indennizzi per la discoteca "La Belle", si è quindi detto disposto ad accelerare i tempi verso la normalizzazione dei rapporti con la Libia, sostenendo gli sforzi di modernizzazione e integrazione del paese nordafricano. «La Germania - ha detto il portavoce Anda - in accordo con i suoi partner europei appoggia una nuova qualità nei rapporti tra l’Unione europea e la Libia. A questo scopo si impegnerà per colloqui a vasto raggio su tutti i temi rilevanti nei rapporti Europa-Libia». Nell’attentato alla discoteca "La Belle" - un locale frequentato prevalentemente da soldati americani nel quartiere Friedenau dell’allora Berlino ovest - tre persone rimasero uccise, due militari Usa e una donna turca, mentre oltre 200 rimasero ferite. Tre anni fa un tribunale di Berlino aveva condannato i responsabili a dure pene detentive, indicando nei servizi segreti libici i mandanti dell’attentato. Un ultimo round di negoziati tra i legali dei feriti tedeschi e la Fondazione Gheddafi era cominciato ieri. Il responsabile di tale Fondazione, Salam Abdel-Salam, ha detto che l’accordo definitivo sui risarcimenti - raggiunto oggi a Berlino - verrà firmato il 3 settembre prossimo a Tripoli. Un milione di dollari - ha precisato - saranno versati per la vittima turca dell’attentato, mentre 350 mila dollari verranno dati alle 11 persone rimaste gravemente ferite. Il resto della somma verrà distribuito agli altri altri 157 feriti. L’ammontare di 35 milioni di dollari è in realtà molto al di sotto di quanto chiesto dai legali delle vittime tedesche, che parlavano di una somma complessiva intorno ai 67 milioni di dollari di indennizzi. Alla fine tuttavia le due parti si sono dichiarate soddisfatte. L’accordo sul rapido versamento dei risarcimenti - ha sottolineato il portavoce Bela Anda - «consente un ulteriore sviluppo e il rafforzamento delle relazioni tedesco-libiche». «Il governo e l’economia tedeschi sono pronti - ha ancora rilevato il portavoce della cancelleria - ad appoggiare la Libia nel processo di modernizzazione della sua economia, e il governo nell’ambito delle sue possibilità favorirà i rapporti economici bilaterali». L’accordo di oggi peraltro potrebbe avere effetti positivi in vista di una revoca da parte della Ue delle sanzioni contro la Libia, cosa questa che porrebbe fine alle relative limitazioni nella collaborazione con Tripoli in tema di controllo delle frontiere, soprattutto per ciò che concerne la fornitura alla Libia di materiale tecnico necessario per contrastare il flusso crescente di clandestini in partenza verso l’Europa. Un tema questo ripropostosi negli ultimi giorni con drammatica attualità dopo la vicenda dei 28 profughi africani morti nel Mediterraneo prima di arrivare in Sicilia.