Libia,minacce per visita Berlusconi

Del 23 agosto 2004 da TGCOM 24

Il governo libico è stato minacciato per la visita annunciata del presidente del consiglio, Berlusconi, prevista a Tripoli per mercoledì. L'avvertimento è contenuto in un messaggio diffuso su un sito fondamentalista."Noi membri di Abu Bakr El Libi chiediamo al governo libico di non accogliere il maledetto primo ministro Berlusconi, le cui mani sono coperte di sangue dei musulmani in Iraq, in Afghanistan e negli altri stati musulmani". Le minacce non finiscono qui. Anzi richiamano a una vera e propria mobilitazione delle frange più estremiste. "Noi domandiamo a tutte le nostre formazioni di difendere la Libia contro questo vile che vuole insudiciare il nostro Paese... A questo scopo dichiariamo lo stato massimo d'emergenza di tutte le città libiche in cui il governo ha alzato le bandiere della croce su uno Stato islamico, accettando le richieste degli ebrei e dei cristiani ed in negoziati davanti a tutte le istanze europee". Addirittura si accenna a una possibile Jihad nel caso il premier calchi il suolo libico. "Nel caso che questo maledetto Berlusconi visiti la Libia e sia accolto dal governo libico, la formazione di Abu Bakr El Libi ha deciso di aprire la porta della Jihad contro il governo libico con tutti i mezzi e così la testa di tutti i ministri o responsabili libici sarà a rischio...il nostro messaggio è chiaro per il governo ed il popolo libico". Le minacce, poi, si spostano da Berlusconi allo stesso stato libico, che potrebbe subire pesanti ripercussioni. "Nel caso in cui sarà accolto con le sue mani macchiate del sangue dei musulmani, questo nemico di Dio e dell'Islam, Dio è testimone che noi faremo in modo che il governo libico conosca il terrore e rimpianga la visita di Berlusconi in Libia... Il messaggio per questo governo è chiaro: non aprire le porte dell' inferno". I militanti poi si richiamano a Omar El Mukhtar, eroe della resistenza libica contro l'Italia, condannato a morte e giustiziato dai militari italiani durante la campagna di Libia. "I piccoli figli di Omar El Mukhtar sono capaci di rispondere al momento opportuno. Può darsi che la risposta tardi, ma manterremo le nostre promesse... Che questo maledetto crociato Berlusconi esca dal nostro Paese".

 

 

 

 

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