Il "tesoretto" per l'autostrada libica? Strada in salita
di Carlo RebecchiDel 24 aprile 2007 da Il Velino Diplomatico
Roma - “La verità è che siamo ancora ben lontani dall’immaginare qualsiasi formula di finanziamento della autostrada di Gheddafi. Con i libici, in questa fase, stiamo discutendo del trattato nel cui ambito le questioni bilaterali tuttora aperte, come quella dell’autostrada costiera, dovranno essere risolte”. Questo il commento di una fonte diplomatica al VELINO alla notizia, diffusa dal Sole-24 Ore secondo cui “l’idea di D’Alema” sarebbe di utilizzare il “tesoretto” per finanziare l’autostrada, del costo stimato di tre miliardi di euro, chiesta dai libici come “grande gesto” per il superamento del contenzioso tra i due paesi legato al passato coloniale dell’Italia. Sarà la legge di ratifica del trattato – che dovrà risolvere anche la questione del visto agli italiani espulsi dalla Libia nel 1970 e dei crediti per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro vantati da aziende italiane nei confronti della Libia - a dover prevedere gli “oneri di spesa” per la realizzazione dell’autostrada promessa da Silvio Berlusconi e confermata dall’attuale governo.
Nell’incontro avuto a Pasqua a Tripoli con Muammar Gheddafi, D’Alema aveva affrontato il tema del superamento del contenzioso bilaterale italo-libico. L’agenzia libica Jana, riferendo dei colloqui, vi aveva inserito, tra i punti “non ancora applicati della dichiarazione congiunta italo-libica del 1998”, la questione della “grande iniziativa che è la costruzione di una strada da Ras Jdir ad Assalum offerta dall’Italia al popolo libico nell’ambito dei risarcimenti necessari per chiudere con il periodo coloniale”. Sulla questione, la Farnesina aveva precisato che “i dettagli, anche di ordine finanziario, devono essere precisati e valutati in sede tecnica”.
Secondo il Sole-24 Ore, ora “la novità” sta nel fatto che D’Alema avrebbe pensato di utilizzare parte dell’extra-gettito (il cosiddetto “tesoretto”) per finanziare l’opera da costruire sul tracciato dell’ex via Balbia. Il vicepremier, scrive il giornale, “avrebbe contattato il responsabile dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sottoponendogli il quesito: si può utilizzare il “tesoretto” per finanziare l’autostrada con i 2,5 miliardi disponibili (gli altri 7,5 miliardi sono destinati a ridurre il debito)? I tecnici della Ragioneria si sono messi al lavoro ma il primo ostacolo lo hanno trovato nel comma quattro della Finanziaria secondo il quale l’eccedenza del gettito deve essere utilizzata per riduzioni della pressione fiscale e per misure a favore delle famiglie. Servirebbe quindi un atto con forza di legge per prevedere una modifica della Finanziaria. Ma poiché non si tratterebbe di un finanziamento in unica soluzione, l’alternativa potrebbe essere iscrivere lo stanziamento nella tabella B della Finanziaria 2008 nel fondo speciale di conto capitale destinato a risorse per provvedimenti futuri”.